Close

Alimentano la nostra carta di identità e si esprimono ogni giorno con le persone, le Istituzioni e le associazioni che il mondo Conad incontra:

• i clienti;

• i collaboratori e le loro famiglie;

• le comunità locali e le associazioni della società civile;

• le Istituzioni e la Pubblica Amministrazione;

• il Movimento cooperativo;

• le istituzioni formative (università, scuole, entidi formazione);

• i partner europei;

• i fornitori;

• le organizzazioni sindacali e di categoria;

• gli organi di comunicazione.

A questa lista aggiungiamo le generazioni future, non solo quelle che decideranno di unirsi a noi, associandosi, ma anche i ragazzi e le ragazze che potranno avere un futuro professionale nelle nostre imprese: per loro possiamo rappresentare una rilevan te opportunità di lavoro.

I principi discendono dalla nostra appartenenza al Movimento cooperativo: sono parte di noi, sono le radici forti e indispensabili che sostengono tutto il Sistema Conad. Ci unisce un marchio di grandissimo successo, profondamente radicato in tutto il Paese, con stretti legami con partner a livello europeo; una pro posta commerciale e di servizio che attrae oltre 11 milioni di famiglie ogni settimana; una ricca e dinamica co municazione istituzionale e pubblicitaria.

I principi dicono chi siamo: siamo un Movimento organizzato in forma cooperativa che riunisce uomini e donne capaci di interpretare ruoli diversi che devono convergere. Siamo infatti, da sempre:

• commercianti

• imprenditori

• cooperatori.

Dobbiamo lavorare tenendo insieme queste tre caratteristiche ed essere capaci di trasmettere questo saggio equilibrio ai nuovi Soci, quelli che da ranno gambe e intelligenza al nostro futuro. I principi sono strettamente collegati fra loro e si rafforzano l’uno con l’altro. È importante continuare ad applicarli traducendoli in fatti, con coerenza, sapendo che la nostra radice cooperativa ci obbliga ad avere uno sguardo più ampio rispetto al solo nostro interesse personale.

LA MUTUALITÀ

Le nostre Cooperative sono nate per dare risposte ai bisogni e ai desideri di tanti dettaglianti e per tutelarne gli interessi. Non risposte qualsiasi, ma le migliori possibili sul mercato. La mutualità è la caratteristica prin cipale di un’impresa cooperativa, quella che la distingue dalla società di capitali: i Soci si propongono infatti di crescere insieme, aiutandosi a vicenda, per ottenere qualcosa che non potrebbero raggiungere da soli: migliori condizioni di lavoro, prezzi più vantaggiosi per i servizi, minori costi per l’acquisto di beni, prodotti, materiali e strumenti di lavoro. La mutualità è il principio che permette ai Soci di essere sostenuti nei momenti di bisogno.

Di mutualità parla l’art.45 della Costituzione che riconosce la Cooperazione, la sua funzione sociale e il suo carattere mutualistico. Riconoscere è un termi ne davvero importante perché attesta che il Movimento ha una ragione d’essere, una storia e un valore ben definito; questi elementi precedono la scrittura stessa della Costituzione. Ma la mutualità non è assistenziali smo. È di certo una forma di solida rietà che la Cooperativa garantisce alle imprenditrici e agli imprenditori associati, quando è necessario: quando apre un concorrente, quando serve un particolare sostegno commerciale, quando un evento imprevisto fa temere qualche difficoltà.

Sono strutture di servizio mutualistico il Consorzio e le Cooperative, in base ai loro specifici compiti. Distinguiamo la mutualità interna (rivolta alle imprese associate) dalla mutualità esterna che si concretizza nell’attenzione che il Movimento cooperativo rivolge alle Comunità e ai soggetti sociali. In questa mutualità diventa concreto il carattere solidale della cooperazione.

Anche i Fondi mutualistici sono una concreta manifestazione della mutualità esterna: infatti la Cooperativa deve destinare il 3% degli utili netti a bilancio per la promozione e lo sviluppo della cooperazione.

LA PARTECIPAZIONE

Perché nasce una Cooperativa? Per dare una risposta a bisogni, desideri e aspirazioni comuni, attraverso soluzioni da trovare insieme, partecipando. La Cooperativa vive di partecipazione proprio perché è un’impresa con radici democratiche nella quale si decide secondo la regola “una testa, un voto”.

Nel nostro Movimento la partecipazione è particolarmente importante e necessaria proprio perché siamo commercianti che hanno anche un personale interesse al buon funzionamento e ai risultati della Cooperativa e del Sistema Conad nella sua totalità. Per garantire la partecipazione dei Soci, oltre agli organismi istituzionali che sono previsti in ogni Cooperativa (Assemblea dei Soci e Consiglio di Amministrazione), operano le Commissioni di lavoro tematiche (commerciale, marketing, acquisti …), pensate come occasioni di confronto, grazie ai contributi personali.

Qui ciascun partecipante può portare idee ed esperienze: il contributo e la partecipazione di tutti è fondamentale per la vita gestionale e organizzativa del Sistema. È nelle commissioni che impariamo a vedere la complessità dell’impresa comune, a maturare interesse per la soluzione di nuovi problemi, ad accogliere punti di vista diversi, argomentando, e diventando così cooperatori.

La partecipazione alla vita della Cooperativa è un principio messo in pratica fin dalle origini del Movimento cooperativo, proprio nello spaccio di Rochdale, a Manchester, dove nel 1844 nacque la prima vera Cooperativa. Qui i Soci fondatori lavoravano personalmente nel negozio, alternandosi con i commessi dipendenti. Gli organi della partecipazione ci educano ad acquisire una visione che va oltre il singolo: quando portiamo il nostro contributo pensiamo e decidiamo non tanto e non solo per interesse personale, ma per salvaguardare l’interesse dell’insieme della base sociale. Questo è particolarmente vero per chi fa parte del Consiglio di Amministrazione – organismo di indirizzo e controllo – che deve prendere decisioni non solo per il presente, ma anche per le prospettive e lo sviluppo futuro.

La partecipazione è così importante per la Cooperativa che l’Alleanza Internazionale delle Cooperative (ICA) l’ha posta fra i 5 Pilastri del piano pluriennale del Movimento cooperativo mondiale. Ma quando possiamo dire di partecipare davvero? Quando:

• ci sentiamo parte di qualcosa di comune;

• abbiamo la convinzione di poter incidere sulle scelte e le decisioni finali;

• abbiamo le competenze necessarie (informazioni, idee personali, soluzioni da proporre, esperienze da condividere);

• sentiamo attorno a noi fiducia, trasparenza, libertà di espressione;

• ci accorgiamo che nel prendere le decisioni si tiene conto delle obiezioni, dei dubbi, delle proposte uscite dal confronto;

• ci sono il tempo e lo spazio necessario per tutti e tutte e non parlano “i soliti”, cosicché possiamo toccare con mano “la forza trasformatrice della discussione”.

Infine, quanto la partecipazione sia importante e utile lo capiamo anche dal fatto che organizzazioni di altra natura l’hanno assunta (o cercano di assumerla) come sistema di gestione proprio perché ne conoscono i vantaggi e i punti di forza, in particolare come leva di coinvolgimento, sostegno alla motivazione e sviluppo delle capacità delle persone.

IL RADICAMENTO NELLA COMUNITÀ

L’impresa commerciale, più di qualsiasi altro tipo di impresa, vive dentro una comunità: il supermercato, è il luogo di incontro di persone che tessono relazioni nel momento della spesa. In altre parole, il supermercato è anche “piattaforma relazionale”, oltre che struttura commerciale e di servizio.

È anche in questo modo che si esprime la funzione sociale della distribuzione organizzata (di cui siamo fondatori oltre che protagonisti). Lavorare con e nella comunità (e molto spesso anche viverci) deve farci considerare il luogo in cui opera il punto vendita non solo come una risorsa dal punto di vista commerciale. Certo vendere, attrarre clienti, avere successo, sono la ragione d’essere per chi, come noi, ha deciso di entrare in Conad. Ma questo non è sufficiente per essere imprenditori attenti alla vita del territorio e disponibili a offrire qualcosa per il benessere diffuso.

La comunità è un luogo che esprime conflitti e una infinità di bisogni, vecchi e nuovi, anche contrastanti. Ma nello stesso tempo – e questo è un dato di fiducia e speranza – sa mettere in campo molte e a volte inaspettate risorse: idee, competenze, abilità, tempo, relazioni. Si tratta di risorse che, in modi diversi, sanno creare benessere e assicurare una migliore qualità della vita.

Dobbiamo essere capaci di lavorare nella e con la comunità, perché le nostre imprese desiderano alimentare il contesto e il territorio in cui operano, restituendo alle comunità parte del valore che dalle comunità ricevono. Un aspetto che fa parte dell’impegno di responsabilità sociale di impresa e che contraddistingue da sempre il Sistema Conad.

È certo un impegno in più, fra i tanti, perché ci spinge ad uscire dal punto vendita, a stare dentro relazioni talvolta impegnative e da costruire, ad occuparci di cose nuove e diverse. Può anche essere un’occasione di crescita e soddisfazione personale. Possiamo decidere di dare ascolto e impegno alla vita comunitaria per indole e ideale personale o per ragionamenti strettamente utilitaristici, comprensibili e legittimi.

In ogni caso, la prima condizione per rendere concreto questo principio è la conoscenza di quanto succede intorno a noi, accompagnata da sensibilità e intelligenza per capire nuovi bisogni e desideri e per intervenire di fronte a specifiche esigenze.

Conoscere la comunità significa prestare attenzione a quello che succede, essere vicini alle persone. Il nostro riferimento sta infatti nell’articolo 2 della Costituzione, quello che, nel riconoscere e garantire i diritti inviolabili, richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale. L’interesse per la Comunità vuol dire cercare di dare le possibili risposte alle tante esigenze e alle varie richieste. È difficile dare indicazioni o proporre strade codificate: ogni comunità ha tratti (storici, economici, sociali, demografici, culturali) del tutto particolari. La comunità è nel paese, nel quartiere della città, nel centro, nella periferia e ovunque vogliamo conoscerla e viverla. Sono molte le vie da percorrere perché sappiamo che non si può prosperare se intorno le cose vanno male.

L’INTERGENERAZIONALITÀ

Questo principio esprime il nostro dovere morale nel garantire la crescita imprenditoriale delle generazioni future, non solo attraverso le riserve indivisibili della Cooperativa, ma anche e soprattutto grazie al patrimonio comune alimentato da esperienze, storie e memorie della vita del Sistema Conad. Essere consapevoli del nostro passato ci aiuta nella costruzione del futuro. L’intergenerazionalità diventa con creta con il nostro impegno nel trovare nuovi Soci: senza di loro, infatti, la Cooperativa rischia di avviarsi verso un futuro difficile e in declino.

Per questo è di grande importanza il nostro impegno per inserire e sostenere chi darà nuove gambe ed energie allo sviluppo futuro. Non serve solo insegnare “il mestiere” concentrandoci sugli aspetti pratici, quanto riuscire a far capire il modo in cui riusciamo concretamente a fare il nostro mestiere di commercianti, imprenditori e cooperatori, con intelligenza e passione. Strumento della intergenerazionalità è il patrimonio indivisibile. Patrimonio è, secondo l’origine latina della parola, il dono dei padri: noi oggi siamo il frutto del lavoro delle generazioni di Soci che cihanno preceduto e lo saremo a nostra volta per quelli che verranno.

La Cooperativa, infatti, è un’impresa che nasce con un’idea straordinaria: quella di durare nel tempo, a favore di chi arriverà. Perché questo avvenga, il patrimonio va in gran parte conservato in quelle che chiamiamo riserve indivisibili. Il profitto della Cooperativa è destinato allo sviluppo, all’innovazione, al sostegno delle imprese associate per specifiche necessità – da qui la mutualità – e alla conservazione di un patrimonio economico per il futuro. Le quote associative non sono sul mercato come accade per le azioni delle imprese pubbliche o private: rappresentano infatti il valore economico dell’adesione alla Cooperativa, alla sua visione, alla sua missione, ai suoi cardini strategici, ai suoi principi e ai suoi valori.

Close